Testo download In cammino - Claudio Baglioni
S'intitola In cammino il nono inedito estratto da Con voi, il nuovo progetto discografico di Claudio Baglioni, pubblicato il 10 Settembre 2013.
Leggi il testo di In cammino, canzone di Claudio Baglioni con il link per scaricare l'mp3 di In cammino.
INFORMAZIONI | |
BRANO ESTRATTO DAll'ALBUM | CON VOI |
GENERE BRANO | POP |
DURATA BRANO | 6:03 |
BRANO COMPOSTO DA | CLAUDIO BAGLIONI |
ETICHETTA DISCOGRAFICA | BAG |
DATA PUBBLICAZIONE BRANO | 10 SETTEMBRE 2013 |
- Scarica l'mp3 In cammino - Claudio Baglioni
- Scarica l'album Con voi - Claudio Baglioni
- Acquista il CD dell'album Con voi - Claudio Baglioni
- Acquista il vinile dell'album Con voi - Claudio Baglioni
Testo canzone: In cammino - Claudio Baglioni
Sarà come svegliarsi in mezzo a un giorno che non c’era
Come bagnarsi il viso che è di nuovo primavera
E ogni sguardo intorno è una scoperta
E sei più sicuro se la porta è aperta
E in te la semplicità sembra assai più vera di una verità sofferta
Sarà come tuffarsi in aria e dopo alzarsi in volo
Come staccarsi piano per saltare via da un molo
Che il futuro è ancora là sempre intatto
E ogni storia non sarà che il primo atto
E che la mediocrità non avrà mai un ruolo nella nobiltà di un patto
Usciamo e andiamo via dall’abitudine
Incontro a un vento clandestino
Dove c’è un’altra origine
Dentro un’emorragia di moltitudine sul precipizio di un mattino
Quando rompe ogni argine
Cerchiamo sulla via la latitudine di un nuovo sogno di bambino
Che non abbia mai margine
Dietro una frenesia d’irrequietudine dell’urlo teso di un violino
Che ci dia la vertigine
E lanciarsi avanti con un arco di orizzonte
Fidarsi di ogni passo che ci unisce con un ponte
Che il sentiero cresce e va sotto i piedi
E un’impresa non ha età né marciapiedi
Se la curiosità è salire il monte sulla realtà che vedi
Usciamo e andiamo via dall’abitudine
Incontro a un vento clandestino
Dove c’è un’altra origine
Dentro un’emorragia di moltitudine sul precipizio di un mattino
Quando rompe ogni argine
Cerchiamo sulla via la latitudine di un nuovo sogno di bambino
Che non abbia mai margine
Dietro una frenesia d’irrequietudine dell’urlo teso di un violino
Che ci dia la vertigine
In Cammino
In Cammino
Tu che stai laggiù con un tamburino
Mentre il sole cade sul tuo stupore
Qualche punto sei lungo il tuo destino
Che le strade portano tutte al cuore
Tu sei oltre o sei vicino
Tu ce l’hai fatta o sei in cammino
Usciamo e andiamo via dall’abitudine
Incontro a un vento clandestino
Dove c’è un’altra origine
Dentro un’emorragia di moltitudine sul precipizio di un mattino
Quando rompe ogni argine
Cerchiamo sulla via la latitudine di un nuovo sogno di bambino
Che non abbia mai margine
Dietro una frenesia d’irrequietudine dell’urlo teso di un violino
Che ci dia la vertigine
In Cammino
Dalla mia solitudine di romanzi senza pagine
Da quella inquietudine di ritratti senza immagine
Con la sollecitudine di chi va nella mia origine
Nella vicissitudine di un ConVoi nella caligine
Noi che siamo già In Cammino
Siamo stati già In Cammino
Noi che siamo già In Cammino
Siamo nati già In Cammino
Come bagnarsi il viso che è di nuovo primavera
E ogni sguardo intorno è una scoperta
E sei più sicuro se la porta è aperta
E in te la semplicità sembra assai più vera di una verità sofferta
Sarà come tuffarsi in aria e dopo alzarsi in volo
Come staccarsi piano per saltare via da un molo
Che il futuro è ancora là sempre intatto
E ogni storia non sarà che il primo atto
E che la mediocrità non avrà mai un ruolo nella nobiltà di un patto
Usciamo e andiamo via dall’abitudine
Incontro a un vento clandestino
Dove c’è un’altra origine
Dentro un’emorragia di moltitudine sul precipizio di un mattino
Quando rompe ogni argine
Cerchiamo sulla via la latitudine di un nuovo sogno di bambino
Che non abbia mai margine
Dietro una frenesia d’irrequietudine dell’urlo teso di un violino
Che ci dia la vertigine
E lanciarsi avanti con un arco di orizzonte
Fidarsi di ogni passo che ci unisce con un ponte
Che il sentiero cresce e va sotto i piedi
E un’impresa non ha età né marciapiedi
Se la curiosità è salire il monte sulla realtà che vedi
Usciamo e andiamo via dall’abitudine
Incontro a un vento clandestino
Dove c’è un’altra origine
Dentro un’emorragia di moltitudine sul precipizio di un mattino
Quando rompe ogni argine
Cerchiamo sulla via la latitudine di un nuovo sogno di bambino
Che non abbia mai margine
Dietro una frenesia d’irrequietudine dell’urlo teso di un violino
Che ci dia la vertigine
In Cammino
In Cammino
Tu che stai laggiù con un tamburino
Mentre il sole cade sul tuo stupore
Qualche punto sei lungo il tuo destino
Che le strade portano tutte al cuore
Tu sei oltre o sei vicino
Tu ce l’hai fatta o sei in cammino
Usciamo e andiamo via dall’abitudine
Incontro a un vento clandestino
Dove c’è un’altra origine
Dentro un’emorragia di moltitudine sul precipizio di un mattino
Quando rompe ogni argine
Cerchiamo sulla via la latitudine di un nuovo sogno di bambino
Che non abbia mai margine
Dietro una frenesia d’irrequietudine dell’urlo teso di un violino
Che ci dia la vertigine
In Cammino
Dalla mia solitudine di romanzi senza pagine
Da quella inquietudine di ritratti senza immagine
Con la sollecitudine di chi va nella mia origine
Nella vicissitudine di un ConVoi nella caligine
Noi che siamo già In Cammino
Siamo stati già In Cammino
Noi che siamo già In Cammino
Siamo nati già In Cammino
0 commenti:
Posta un commento